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L'amico si vede nel momento del bisogno. E mia moglie l'ha visto benissimo


di nfeo88
02.11.2021    |    32.590    |    12 9.8
"Insomma, pian piano iniziavo a sentirmi quasi in colpa durante le nostre chiamate spinte perchè di fatto, venivo solo io..."
Tutti conoscono l'impatto della pandemia sui rapporti sociali. Pochi però conoscono i veri impatti sui rapporti a distanza.
Ero negli Stati Uniti da poco più di due settimane quando quel maledetto virus ha cominciato a diffondersi in Occidente. Sarei dovuto restare a Boston "soltanto" 5 settimane, per poi tornare tra le braccia di Sabrina, mia moglie. Non eravamo abituati a stare lontani più di 1-2 giorni ma l'occasione di lavoro era ghiotta: la mia Azienda apprezza molto la disponibilità e spesso questi periodi all'estero vengono ricompensati con premi e promozioni.
Peccato che non avevamo fatto i conti con il virus e relative restrizioni. Erano passati 16 giorni dal mio arrivo oltre oceano quando gli americani decisero di chiudere i confini in entrata e in uscita. La mia azienda non potè fare altro che prorogare la mia trasferta ma non aveva nessuno strumento per riportarmi a casa.
Mi trovavo lì ormai da tre mesi, senza nessuna prospettiva di rivedere casa ancora per molto. Fortunatamente viviamo nell'epoca delle telecomunicazioni per cui riuscivo a videochiamare Sabrina ogni giorno. E capitava anche di fare qualche videochiamata più spinta, in cui mi aiutava a sfogare l'ormone. E tutto sommato, in quella situazione d'emergenza, mi sentivo discretamente soddisfatto dal punto di vista sessuale. Purtroppo per lei non era lo stesso: Sabrina non è mai stata abituata alla masturbazione, la vedeva e la vede tutt'ora come una pratica inutile e non appagante per una donna. Insomma, pian piano iniziavo a sentirmi quasi in colpa durante le nostre chiamate spinte perchè di fatto, venivo solo io.
Pensai diversi giorni prima di farle una proposta apparentemente assurda, forse dettata dal momento di stress, ma che al di là dei pudori e delle sovrastrutture imposte dalla società, poteva contribuire ad alleviare la sofferenza. Pensai che avrei potuto concederle un rapporto vero. Non a cuor leggero, certo, ma mi stavo convincendo che amare una persona significa anche mettere da parte i propri interessi per la sua felicità.
Provai a raccontarle di quest'idea, trovando in lei esattamente la reazione che mi aspettavo: la proposta l'aveva turbata, si sentiva abbandonata da me, offesa. Non mi cercò per 24 ore. Le lasciai il tempo di elaborare i suoi pensieri.
Ne riparlammo dopo pochi giorni, aveva capito la bontà delle mie intenzioni. Non era ancora propensa a metterle in pratica, ma almeno tornò la serenità tra noi.
Il giorno dopo tornammo ad aggiungere un po' di pepe nelle nostre chiacchierate. Mi masturbai guardandola mentre si spogliava e si toccava i seni. Aveva i capezzoli durissimi, chiaro segno di forte eccitazione.
Approfittai del momento per riproporle la mia idea. Titubando, accettò. Le dissi che avevo pensato a Tommaso, un nostro carissimo amico, di bella presenza, pulito. Sabrina era d'accordo, credo che in cuor suo avesse pensato alla stessa persona.
Ne parlai subito dopo con Tommaso. Gli spiegai bene la situazione, le nostre difficoltà. Gli spiegai che ne avevamo parlato molto, sia dei pro che dei problemi che quest'avventura avrebbe potuto creare. Con qualche difficoltà, ma lo convinsi.
Mi chiese solo come avevo intenzione di organizzare questo appuntamente. Non lo entusiasmava l'idea di essere spiato via webcam da me. Onestamente non ci avevo pensato, ma nemmeno io ero troppo affascinato dall'idea di vederli durante l'atto. Gli dissi che non ero interessato a partecipare in alcun modo. Mi bastava solo che si prendesse cura di mia moglie e che le facesse raggiungere l'orgasmo.
Raccontai a Sabrina della mia chiacchierata con Tommaso, spiegandole che mi sembrava entusiasta dell'idea. Non era vero, Tommaso non tradì emozioni particolari, ma volevo aiutare Sabrina a vincere gli ultimi timori. Le spiegai che aveva carta bianca, che doveva pensare al suo piacere e che anch'io volevo solo il suo bene.
Organizzai l'incontro per il venerdì sera successivo, Tommaso volle portarla a cena fuori. Buona idea.
Per i giorni successivi non potei fare altro che pensare a quanto sarebbe successo. In alcuni momenti prevaleva la felicità per mia moglie, in altri la gelosia. Mi capitava anche di pensare che forse avrei voluto vedere, ero pieno di dubbi. Tuttavia, l'orario serale italiano coincide con il pomeriggio statunitense per cui, anche volendo, sarei stato in ufficio durante il loro appuntamento.
Passai la giornata a tranquillizzare Sabrina via whatsapp. Le spiegai che l'amavo, che non stava facendo nulla di egoista, che doveva pensare solo a se stessa per un giorno. Le spiegai che era bellissima e che non doveva preoccuparsi di non piacere a Tommaso.
Circa un'ora prima dell'appuntamento, mi manda una foto. La apro, c'erano 3 diversi abbigliamenti posati sul letto e mi chiede un suggerimento. Sono tre vestitini estivi, leggeri ma semplici e pudici. Più da giorno che da sera. Colgo il suo timore e provo ad aiutarla suggerendole un abito più da sera. Le propongo un abito lungo nero, con un lungo spacco laterale e una scollatura profonda sulla schiena. La convinco.
Pochi minuti dopo mi manda una foto allo specchio. E' splendida, l'abito le sta divinamente, lo spacco scopre le gambe da metà coscia in giù, elegante e sensuale allo stesso tempo. Un paio di sandali col tacco a completare l'opera.
Le rispondo con un'emoticon entusiasta e poso il telefono per iniziare una riunione.
Qualche decina di minuti dopo vedo una notifica sullo schermo del telefono, apro il messaggio e leggo che Tommaso è passato a prenderla, sono in macchina e la sta portando in un ristorante molto carino anche se piuttosto lontano, credo per evitare che qualcuno di conosciuto potesse vederli.
Non posso rispondere. Proseguo la riunione ma mi sento ribollire per l'ansia, la gelosia, la curiosità.
Un'altra notifica. Una foto. Oddio.
Lo scatto è di Sabrina, ritrae le sue gambe seduta in automobile, con lo spacco aperto a scoprire la sinistra. La mano destra di Tommaso sul suo ginocchio. Immagino stiano vivendo un po' di imbarazzo e abbiano pensato così di vincere il momento.
E' anche la fine della mia attenzione per la riunione di lavoro. I colleghi continuano a blaterare tra loro ma la mia mente è altrove, ormai i miei pensieri sono in un luogo completamente diverso rispetto al corpo.
Passano diverse decine di minuti, non sento più nessuno nonostante io continui a fissare il telefono in attesa di qualsiasi segnale.
Verso le 22 italiane un'altra notifica. Ancora una foto. E' una zuppa inglese. Sabrina mi scrive che la cena è stata buonissima e che Tommaso è stato molto cortese ed era alla cassa a pagare il conto. Che il cuore le batteva a mille e che non sapeva che avrebbero fatto ora.
Sono eccitatissimo, cerco di fingere autocontrollo ma sono completamente in preda all'ormone.
Pochi minuti dopo un altro messaggio, mia moglie mi scrive che Tommaso ha prenotato una camera in un hotel lì vicino. Mi scrive anche il nome ma non lo conosco. Cerco su Google. Un 4 stelle moderno, molto carino. Sono felice che stia coccolando Sabrina come merita.
15 minuti dopo, ancora una notifica. Una foto. La apro e vedo Sabrina e Tommaso in piedi davanti ad uno specchio. Anche Tommaso elegantissimo, camicia bianca e giacca scura. Vedo la stanza molto bella, ben arredata.
Sabrina sta scrivendo...
"Siamo arrivati in hotel. Sono agitatissima, ho tanta paura. Se vuoi, gli chiedo di riportarmi a casa."
"No! Voglio che tu pensi a te stessa ora! Sei bellissima."
"Ok..ne parlavo prima con Tommaso. Ti chiamiamo più tardi o vuoi che ti mandiamo qualche foto ogni tanto?"
Non so che dire..ributto a lei la palla: "Come preferisci amore..sentiti libera di fare quello che ti fa più felice".
Mi risponde con l'emoticon di un bacio.
Ho il cuore in gola.
Arriva immediatamente una foto. Mi tremano le mani, lascio passare qualche secondo prima di prendere il coraggio di aprirla.
Tommaso e Sabrina ancora davanti allo specchio, lui tiene in mano il telefono e guarda lo specchio. Ha tolto la giacca.
Sabrina è di spalle, con le braccia attorno al collo di Tommaso, il vestito è sul pavimento. Indossa una brasiliana di pizzo, non ha il reggiseno. l'abito non lo permetteva. I sandali ai piedi rendono la figura ancora più slanciata e sensuale di quanto già non sia.
La mia eccitazione sta esplodendo.
Rispondo con l'emoticon con gli occhi a cuoricino.
Ancora una foto, ancora scattata da Tommaso. E' in piedi, indossa solo gli slip neri. In ginocchio davanti a lui, Sabrina guarda in alto verso la fotocamera. Sorride, sembra a suo agio. E' bellissima.
Penso mi stiano un po' prendendo in giro, mia moglie non è esattamente un'amante dei pompini. Dubito stiano per andare in quella direzione.
Invece arriva un'altra foto. Sono allibito. Stessa inquadratura di prima, Tommaso non ha più le mutande. Sabrina ha il pisello del mio amico in bocca e guarda la fotocamera, guarda me. sto impazzendo.
Altra notifica, altra foto. Oddio.
L'inquadratura non è cambiata, ma Tommaso cinge la nuca di mia moglie con la mano libera e la spinge verso di sè. Gliel'ha infilato tutto in bocca. Non credo ai miei occhi. Il cuore mi batte a mille, cerco di immaginare la scena.
Passa qualche secondo, minuto, attimo, non ne ho idea. Non ho più alcuna cognizione del tempo.
Eccola! Ancora una foto. Stavolta il telefono è in mano a Sabrina che, sdraiata sul letto, con le gambe piegate e divaricate, fotografa Tommaso con il volto tra le sue cosce. Sta ricambiando il sesso orale e ciò mi fa molto felice.
"Ti piace?" le scrivo. Nessuna risposta.
Nessuna risposta, nessun messaggio, più nulla.
Controllo compulsivamente il telefono, nulla.
Impazzisco, penso quasi di telefonargli.
Ma ecco un messaggio. Un video. Oddio non posso aprirlo qui. Scappo in bagno, premo "play".
Tommaso ha in mano il telefono, Sabrina è a pecora, Tommaso dietro di lei. Alzo un pizzico l'audio, la sento gemere, sento qualche parola ma non riesco a coglierla. Alzo ancora un po' mentre il video mostra il pisello di Tommaso che scopa con vigore Sabrina.
Eccola! La sento urlare "Sto venendo! Sto venendo! Oddio! Vengo! Continuaaa".
Ci siamo, Tommaso rallenta, si ferma, vedo la vagina di Sabrina pulsare attorno al pisello di Tommaso. Sono così felice.
Sento il cuore pulsarmi in gola.
Torno in ufficio. Mi siedo, aspetto un loro messaggio, ormai sono quasi rilassato, felice, geloso. Uno strano mix di sentimenti. Ma arriva un'altra foto. La apro e strabuzzo gli occhi, ma capisco subito che è uno scherzo. Tommaso in piedi, Sabrina in ginocchio davanti a lui col volto coperto di sperma. Ma mia moglie non ha un grande rapporto con lo sperma per cui rispondo con una faccina che ride e chiedo se si tratti di shampoo o sapone liquido.
La risposra arriva, ma è ancora una volta un video. Cazzo! Penso tra me e me. Corro in bagno di nuovo.
Non ci posso credere. Tommaso tiene in mano il telefono. E' in piedi. Sabrina in ginocchio davanti a lui, con gli occhi chiusi e il volto leggermente teso di chi non è abituato a ciò che sta per succedere. Tommaso si sta masturbando a pochi centimetri dal suo volto, le sfiora le labbra. Lo sento mugugnare finchè viene pure lui. Uno, due, cinque, sei schizzi copiosi sul volto di mia moglie. Le coprono il naso e la bocca leggermente socchiusa, colano dal mento sui seni. Sono senza parole, avrei sempre voluto fare lo stesso ma Sabrina non è mai stata dell'idea. Non so come diavolo sia stato capace Tommaso di convincerla!
Provo un misto di invidia, gelosia, gioia ed eccitazione.
Una mezz'oretta timbro l'uscita, li chiamo. Sono in auto e stanno tornando verso casa. Chiacchieriamo serenamente, l'atmosfera è allegra. Non vedo l'ora di arrivare a casa per masturbarmi.
Un'oretta dopo, la buonanotte di Sabrina. E' a casa, sotto le coperte. Rilassata e soddisfatta. Sorrido e ricambio la buonanotte.
Fu una delle seghe più piacevoli della mia vita.
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